Presentazione Emilio Carta
Autorità, amici Kiwaniani, Officers e soci dei clubs, gentili Signore, mi è particolarmente gradito porgerVi un cordiale benvenuto per l’occasione che, questa sera, mi permette di essere qui a presentare una persona molta cara, un amico ritrovato dopo lunghi anni di assenza dai luoghi della nostra infanzia e precisamente la nostra Rapallo, ridente cittadina nel levante della riviera ligure.
Per gli amici Kiwaniani, invece, l’occasione mi offre l’opportunità di riaffermare il mio legame al club, a cui mi onoro appartenere quasi dalla fondazione, anche se ultimamente, motivi personali mi hanno costretto a periodi di prolungata assenza dalla sua attività, ma non mi hanno impedito di continuare a seguirla grazie alla realizzazione del sito web e al suo aggiornamento in tempo reale.
Per questa attività nel campo della comunicazione delle attività sociali, mi sento di ringraziare, quindi, i soci Franco Pustizzi per la realizzazione del sito nel corso del suo anno sociale e Nino Valastro per il suo continuo aggiornamento.
Un ulteriore e sincero ringraziamento lo devo al socio e amico Antonello Forestiere che, con il suo abituale entusiasmo, ha portato avanti presso l’attuale CD la mia idea, scaturita, nel corso dell’estate, dall’opportunità che si era creata con la presenza a Palermo dell’autore per la presentazione in quella sede del libro “il segreto di Cala dell’oro”.
Se avessi dovuto presentare Emilio Carta agli amici rivieraschi in Liguria, sarebbe stato compito del tutto inutile, tanto la sua persona e le sue opere oltre che il suo impegno sono conosciuti.
Comunque a Voi che lo conoscete stasera per la prima volta tengo a precisare che:
Emilio è nato a Rapallo, dove vive e lavora, il 20 gennaio 1946.
Prima di approdare al giornalismo – ha scritto sul quotidiano ligure “Il Secolo XIX” per trenta anni –
Tra il 1968 e il 1971, al termine del servizio militare svolto in Marina, con la qualifica di ufficiale marconista, ha fatto il giro del mondo su navi battenti “bandiera ombra” attraversando più volte l’Atlantico e l’Oceano Indiano, risalendo grandi fiumi come il Karnapuli River, nel Pakistan Orientale, il Niger e il Congo in Africa.
Come precedentemente ricordato, Emilio Carta è stato un ottimo giornalista al Secolo XIX per una trentina di anni; per altrettanti anni è stato l’addetto stampa del Comune di Rapallo; è tuttora l’anima dell’Ass.Cult.Marinara MARE NOSTRUM, un appuntamento che ogni anno si ripete nel castello di Rapallo, nel mese di Novembre, con migliaia di visitatori. E’ stato per tutti questi anni il punto di riferimento di buona parte dell’Attività Culturale di Rapallo.
Appassionato velista e studioso di ex voto marinari ha collaborato alla stesura di una trentina di pubblicazioni storico-documentali su Rapallo e la Liguria.
Nel 1999 ha pubblicato “Navi e relitti tra il Promontorio di Portofino e Punta Mesco” (due edizioni in sei mesi) seguito, l’anno successivo, da “Navi e relitti tra Montecarlo e Portofino.
Ha adesso in preparazione un terzo volume “Navi e relitti tra Sestri Levante e La Spezia”.
La vena narrativa di Emilio Carta è invece esplosa con la “maturità” con “I Misteri del Freedom” ”, un romanzo legato al mare e parzialmente autobiografico.
Dopo aver prodotto con quell’esperienza editoriale la sua prima spy story, si ripresenta adesso al pubblico con “Il segreto di Cala dell’Oro” che fra breve ll socio Antonello Forestiere vi presenterà.
Attualmente Emilio Carta è il direttore responsabile del periodico “Penisola” che segue la vita dei ragazzi diversamente abili dell’Anffas. Detto questo, non mi resta che passare la parola ad Antonello Forestiere e ringraziarvi per l’attenzione.
Roberto Donati
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